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Misure di contenimento prorogate fino al 13 aprile
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato in conferenza stampa di aver firmato il nuovo DPCM.
Continua la gestione propagandistica del Governo che si evidenzia con le solite e inutili conferenze stampa che preannunciano nuove norme, che tutti aspettiamo con ansia, in quanto, come esperienze recentissime ci insegnano, non corrispondono sempre a quanto dichiarato. Anzi spesso contengono trappole che fanno sì che quanto promesso, sia di difficilissimo ottenimento pratico o di portata irrisoria (vedi proroga delle imposte del 16 marzo annunciata con comunicato stampa del 13 marzo, poi concretizzatasi solo il 18 marzo con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 17, ma con effetto dal 16 e ….
- È stata limitata limitata al 20 marzo per gran parte delle aziende (ha creato più problemi il rinvio di quattro giorni che lasciare le cose come stavano), buona parte delle quali, in mancanza della legge il 15, hanno comunque pagato)
- È stato creato il dilemma sulla proroga della quota INPS a carico dipendenti con comunicato dell’INPS circa l’obbligo, smentito solo successivamente ed a seguito della dichiarazione di astensione dei consulenti del lavoro che avrebbero dovuto rifare nuovamente tutti i conteggi (F24 compresi), con AGGRAVIO di costi per le aziende;
- È stata complicata l’individuazione dei soggetti aventi diritto ad una maggior proroga (al 31 maggio) con richieste ai commercialisti e consulenti per verificare se hanno i requisiti o meno
- Non tutte le imposte (ovviamente) sono state prorogate (ed anche qua, con F24 già predisposti, è stato rifatto il lavoro da parte di commercialisti e consulenti per selezionare quanto da pagare e quanto rinviare)…ovviamente un lavoro in più a carico delle aziende, delle persone e/o dei commercialisti e consulenti che non riescono neppure a recuperare i maggiori costi, in un momento in cui è enorme la difficoltà a remunerare il lavoro ordinario.
- E così via….basti vedere quanto successo ieri all’INPS: che necessità c’è di fare domande quando lo Stato ha già tutti gli elementi per sapere la stragrande maggioranza dei soggetti aventi diritto? Solo complicazioni burocratiche nella speranza che qualcuno non faccia la domanda o si sbagli…
- E pure sulla Cassa Integrazione…spetta, non spetta…..vanno prima scomputate le ferie, poi non più…..
- E sulle proroghe delle cartelle… rientrano le rottamazioni?, gli avvisi bonari? Le rate della vecchia pace fiscale? Ogni richiesta di una persona comporta una ricerca oltre che delle vecchie norme che pensavamo di avere accantonato, la nuova analisi tra le oltre 300.000 parole dei testi di leggi, circolari, comunicati stampa, risoluzioni….di tutti gli enti (ognuno dice la sua)
ma ci fermiamo qua con questo sfogo dopo questo mese di marzo di delirio che ci auguriamo ci perdoniate.
Veniamo al solito teatrino:
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato ieri, durante una conferenza stampa, di aver firmato il DPCM che proroga fino al 13 aprile 2020 le misure fin qui adottate per il contenimento del contagio epidemiologico da COVID-19.
La misura era stata anticipata durante l’informativa resa ieri a Camera e Senato dal Ministro della Salute Roberto Speranza, che ha dichiarato: “Il Governo ha confermato fino al 13 aprile tutte le limitazioni delle attività economiche e dei movimenti delle persone. Per un periodo non breve occorrerà gestire la transizione, graduando le misure e conservando le pratiche adottate per evitare nuovi focolai: è l’unica strada realistica e praticabile per riaccendere i motori dell’economia e riconquistare libertà e socialità”.
E andiamo avanti goccia dopo goccia. Come consulenti ringraziamo il Governo che ci tiene impegnati (molti a casa), e non ci fa pensare alla triste realtà.